Il disegno di legge Ddl Capitali si concentra sulla semplificazione a favore delle PMI, mirando a ridurre le complessità procedurali e a semplificare i vincoli burocratici che spesso affliggono le piccole imprese innovative e le startup che cercano di crescere. L’obiettivo principale è incentivare queste imprese a quotarsi in Borsa e/o a utilizzare i capitali del mercato regolamentato per migliorare la propria competitività. Punto chiave è l’art. 3 che introduce la dematerializzazione volontaria delle quote delle Srl, rendendole più semplici da gestire e trasferire, grazie all’identificazione tramite codice ISIN. L’identificazione tramite un codice ISIN (International Securities Identification Number) renderebbe le quote più trasparenti e consentirebbe una circolazione più agevole. Si spera che questa facilità di circolazione possa aumentare gli investimenti nelle nuove strutture, come ad esempio nel crowdfunding. Attualmente, la Legge n. 133/2008 ha introdotto la possibilità di sottoscrivere digitalmente e depositare gli atti di cessione delle quote di una Srl entro 30 giorni presso l’ufficio del registro delle imprese. Tuttavia, il nuovo Ddl cerca di semplificare ulteriormente questo processo, consentendo alle Srl di dematerializzare volontariamente le proprie quote. La dematerializzazione delle quote potrebbe portare a minori costi di registrazione, maggiore trasparenza e facilitare la compravendita nel mercato secondario. Questo approccio digitale favorirebbe la partecipazione di nuovi investitori interessati a sostenere la crescita di startup e PMI. L’obiettivo è creare un nuovo circuito d’interscambio delle quote societarie che potrebbe evolversi in un mercato di scambio a tutti gli effetti.