In Italia, il settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) ospita attualmente oltre 11.253 startup e piccole e medie imprese (PMI) innovative. Questo numero rappresenta un lieve incremento rispetto all’anno precedente, registrando un aumento dello 0,12% rispetto al 2022. Tuttavia, va notato che la crescita di questo settore è stata notevolmente rallentata nell’ultimo anno a causa di vari fattori. Tra questi, va menzionato l’aumento dei costi energetici, i tassi di interesse in aumento e l’inflazione, che hanno agito da disincentivo per l’impresa e l’imprenditorialità. Inoltre, la cautela crescente nel settore privato riguardo alla concessione di credito e la sospensione delle registrazioni telematiche hanno avuto un impatto negativo sulla costituzione di nuove imprese. Nel 2022, sono state create solo 1.537 nuove startup, registrando una diminuzione del 32% rispetto all’anno precedente, e 216 PMI innovative, con un calo del 16,3%. Questi dati emergono dalla quinta edizione del report di monitoraggio sulle startup e le PMI innovative del settore ICT, condotta da Anitec-Assinform in collaborazione con InfoCamere. Al momento, a fine aprile 2023, le principali aree di attività per queste imprese comprendono soluzioni digitali (12,7%), Internet of Things (IoT, 12,5%), intelligenza artificiale e machine learning (11,3%). L’industria 4.0 e le app mobile mostrano una presenza significativa, con il 7,1% e il 6,7% delle imprese focalizzate in questi settori, rispettivamente. Inoltre, ci sono altri settori di attività con un notevole potenziale di mercato, tra cui e-commerce, big data e data science, blockchain, scienze sociali, cybersecurity e criptovalute. Preoccupa il fatto che solo il 16% di queste imprese sia fondata da persone sotto i 35 anni, mentre le imprese guidate da donne rappresentano appena l’11,9% del totale. Inoltre, le aziende con manager stranieri come maggioranza o esclusività rappresentano solamente il 3,5% del panorama imprenditoriale in questo settore.