Il Credito d’Imposta Zes rappresenta una misura fiscale di notevole importanza, emanata attraverso il decreto-legge n. 91 del 2017. Questa iniziativa è stata concepita con l’obiettivo principale di stimolare le imprese a investire in aree geografiche particolari denominate Zone Economiche Speciali (Zes), le quali sono state appositamente designate per promuovere la competitività e favorire lo sviluppo economico. In sostanza, il Credito d’Imposta Zes, consiste nell’offrire un’agevolazione pari al 45% del costo di acquisizione di beni strumentali nuovi. Tuttavia, è importante sottolineare che esiste un limite massimo di 10 milioni di euro per ciascun progetto, garantendo che gli incentivi siano equi e bilanciati. Un aspetto significativo di questa agevolazione è la sua struttura di utilizzo, che prevede la possibilità di frazionare il credito in cinque rate annuali, iniziate a decorrere dall’anno in cui i beni diventano operativi. Ciò consente alle imprese di pianificare strategicamente l’utilizzo dei fondi e di sostenere i propri investimenti in modo graduale nel corso del tempo. Per poter accedere a questo Credito, devono essere soddisfatte alcune condizioni. In primo luogo, le imprese richiedenti devono essere residenti in Italia e operare all’interno delle Zone Economiche Speciali designate dal programma. Inoltre, è necessario effettuare investimenti minimi di almeno 200.000 euro per essere idonei a beneficiare di questa agevolazione. Il credito può essere applicato esclusivamente il credito è applicabile solo a beni strumentali nuovi e anche a immobili strumentali in regime di proprietà superficiaria, come indicato nelle Risposte n. 310 e n. 302 del 2023 dall’Agenzia delle Entrate. Questa iniziativa, che trova le sue basi nel decreto-legge n. 91 del 2017, rappresenta un potente mezzo per incentivare gli investimenti in Zone Economiche Speciali e contribuire allo sviluppo economico del paese.